È senza
dubbio evidente che parte della quotidianità di ognuno di noi è legata ad un
dispositivo digitale su cui oramai è possibile trovare qualsiasi cosa ci serva.
Sorprendentemente, però, sembra esserci ancora qualcosa che preferiamo fare in
modo del tutto tradizionale: leggere. Molti dati rilevano che una piccolissima
percentuale di studenti legge per solo diletto su libri stampati, mentre un po’
più elevato è il numero di coloro che si sono appassionati alla lettura grazie
alla nascita dei tablet e lettori ebook che rendono più interattivo il
contenuto e sul quale, con un semplice clic, è molto più comodo spostarsi su un
vocabolario dove ricercare i termini, ma per il quale è necessario un controllo
più severo anche a livello scolastico da parte degli insegnanti per impedire ai
loro studenti di cadere in facili distrazioni. Come afferma il docente canadese
di filosofia François Jourde, “vari strumenti permettono di riprodurre sullo
schermo l’esperienza del libro stampato, facilitano la lettura in modi anche
raffinati, per esempio evidenziando la parte centrale di una pagina e
offuscando gli elementi a contorno, a vantaggio della concentrazione.”
Ciononostante anche se apparentemente risulta molto più divertente e facile la
lettura digitalizzata, al cospetto di numerose testimonianze e sondaggi sugli
studenti universitari è emerso che moltissime persone preferiscono ancora di
gran lunga la stampa al digitale per le loro letture. I motivi di questo
inaspettato risultato sono vari, c’è chi afferma che preferisce i libri per il
semplice fatto che ama il loro odore, o perché si è soliti sottolineare le
frasi che più colpiscono o avere l’abitudine di piegare l’angolo della pagina
come segnalibro, ma non solo, tra i vari riscontri la risposta più ricorrente è
stata la perdita di concentrazione. Nel seguire un testo online infatti, si
tende spesso a scorrere velocemente le parole o ritrovarsi su altre pagine che catturano la nostra attenzione, rendendo
inevitabile la distrazione e di conseguenza non c’è una buona comprensione di
ciò che stiamo leggendo.

Nel campo universitario le case editrici stanno
promuovendo la versione digitale dei testi anche perché risulta sicuramente
molto più economico per lo studente scaricare dal proprio computer che
acquistare libri che aumentano sempre più di costo. Se per quanto riguarda le
spese il digitale è sicuramente una buona soluzione per gli studenti poco
facoltosi, non c’è lo stesso beneficio per il loro apprendimento, in quanto per
molti è più facile ricordare ciò che hanno letto poiché associano frasi o
addirittura interi paragrafi ad una caratteristica specifica di quella
determinata pagina, che sia una macchia di caffè, un piccolo scarabocchio o
qualsiasi altra cosa. Sullo schermo tutto ciò va perso, è difficile ricordare
una pagina che esattamente identica alle altre, ed è anche complicato mantenere
il punto e comprendere subito ciò che stiamo leggendo. Insomma alla luce della
rivoluzione tecnologica che sempre di più assorbe le nostre vite, nessuno
avrebbe mai immaginato tali risultati nel confronto tra preferenze tra libro
stampato e libro digitale, ma chi ha voluto seguire tali ricerche ha avuto
sicuramente la sua soddisfazione.
FONTI : ilpost.it
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