Il mondo si sta sempre più dirigendo verso una rivoluzione
dell’insegnamento e dell’apprendimento. Le nuove tecnologie digitali e Internet
hanno dato vita ad una comunità globale, altamente partecipativa e
collaborativa , a cui qualsiasi persona della Terra può liberamente accedere
per contribuire ad alimentare le risorse informative condivise e per soddisfare
la propria sete di conoscenza. Il sapere non è più gelosamente custodito solo
nelle biblioteche e nei libri scolastici, adesso viaggia e si disperde nei
meandri infiniti della Rete, riuscendo a raggiungere chiunque, in ogni parte
del mondo, semplicemente tramite un device digitale e una connessione a
Internet. Tale rivoluzione fornisce un’occasione unica per insegnanti e
studenti che vogliono migliorare e rendere più accessibile ed efficace
l’istruzione.
Per delineare questa
tendenza è stata coniata l’espressione “Educazione aperta”, essa si basa su
quelle che il forum Unesco nel 2002 ha definito “Open Educational Resurches”.
Le Risorse Didattiche Aperte sono
materiali didattici, appunto, “aperti” cioè messi a disposizione sul web per
l’autoapprendimento e la formazione, come manuali, guide, lezioni,
software gratis che sono liberi da usare e distribuire sotto licenze che ne
consentono riutilizzo, modifica, fruizione, distribuzione, condivisione , al
fine di rendere l’educazione un bene comune ( in genere tali risorse si basano
su licenze Creative Commons (CC) che consentono il riuso, l’utilizzo e la
condivisione di opere di ingegno altrui sulla base di condizioni stabilite
dagli stessi creatori). L’educazione aperta, oltre che sulle risorse didattiche
aperte, si fonda, quindi, anche sulle “tecnologie aperte” cioè in grado di
garantire un ambiente di apprendimento collaborativo e flessibile per adattarsi
alle esigenze di ogni singolo studente e insegnante; non a caso le tecnologie
digitali consentono la fruizione dei contenuti secondo la logica “anytime,
anywhere”.
Ad
oggi l’educazione aperta e le risorse didattiche aperte sembrano essere un
punto di svolta cruciale per le scuole e le università grazie al concreto
vantaggio apportato all'apprendimento, tuttavia al contempo si registrano anche
perplessità sui costi effettivi che tali strumenti comportano dal momento che spesso - pensiamo al caso di corsi
universitari- dipendono dalla
disponibilità dei singoli docenti a condividere gratuitamente e per tutti il
proprio lavoro intellettuale. Inoltre, sono ancora molti gli insegnanti, gli
studenti, le scuole e in generale le istituzioni che non supportano o non
comprendono appieno l’importanza di utilizzare questi nuovi mezzi in una
società altamente digitalizzata in cui è ormai opportuno investire sull'innovazione
e l’efficienza nel campo dell’istruzione.
Nonostante si manifestino ancora
incertezze, è ormai chiaro che il mondo si sta dirigendo sempre più verso un’educazione
aperta, consapevole, libera, flessibile, efficace e , quindi, di qualità.