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martedì 2 giugno 2015

E-learning e formazione in aula: un confronto




 


Una ricerca commissionata dall’azienda Mega Italia Media, leader in Italia nella produzione di corsi audiovisivi e multimediali e di corsi in e-Learning per la formazione nel settore della salute e sicurezza sul lavoro, si è occupata di effettuare un confronto valutativo tra un percorso formativo di tipo e-learning e una formazione tradizionale in aula.

Vediamo più nel dettaglio la ricerca.

L’argomento
prescelto per la ricerca è stato un corso di 4 ore per gli “addetti antincendio a basso rischio”.
Riguardo ai metodi e alla procedura adottata sono stati coinvolti 13 soggetti, distribuiti casualmente in due gruppi:
Gruppo aula, seguito da un docente “fisico” e gruppo e-learning che ha potuto avvalersi di video-lezioni, materiali di vario genere e degli “e-tutor”, a disposizione per rispondere a quesiti di chiarimento e approfondimento.
Il risultato?
La ricerca ha confermato non solo l’ipotesi di poter equiparare i due modelli formativi, ma rileva una migliore performance finale per la modalità di formazione in e-learning!

Da cosa può dipendere ciò? E perché questo risultato stupisce tanto?
Analizzando il concetto più ampio della formazione a distanza, una delle principali obiezioni e motivazioni di perplessità circa l’e-learning è la perdita del rapporto diretto tra docente e studente.
I
n realtà, la maggior parte delle piattaforme e-learning prevedono la figura di un e-tutor che non solo contribuisce a mantenere il senso e la funzione del docente tradizionale ma addirittura arricchisce questa figura e il rapporto con lo studente e questo proprio grazie alle modalità di cui si avvale questo tipo di formazione!
Lo scambio e il confronto viene costantemente stimolato dai numerosi strumenti di comunicazione resi disponibili dalla stessa piattaforma e dalla rete Internet di cui questa si avvale.
Chat, contatti e-mail, possibilità di condividere e scaricare documenti di vario genere permettono ai corsisti di chiarire i propri dubbi istantaneamente, utilizzando mezzi più efficaci dei tradizionali per richiedere aiuto al proprio docente.
Inoltre, seguendo la formula mista blended, all’erogazione delle lezioni online vengono affiancati momenti di incontro e discussioni vis à visaggiungendo  tutti i vantaggi del confronto diretto e reale.
La difficoltà di verifica è un’altra problematica imputata spesso ai corsi on-line.
La metodologia di verifica più utilizzata da questi strumenti sono i test di autovalutazione.
Questi test sono spesso il fulcro di tutto il progetto di formazione e sono previsti in entrata (test di ammissione o test di valutazione di partenza ) durante il corso (test intercorso) e alla fine del programma (test finale).
La logica che sta alla base è che lo studente deve poter verificare il grado di apprendimento raggiunto per poter eventualmente ritornare sulle proprie lacune e consolidare le sue conoscenze, permettendogli di approfondire nella maniera che preferisce, coinvolgendolo dunque in  un senso di responsabilità valutativa.

                                



In conclusione, l’idea di fondo dell’e-learning è proprio quella di trasformare il processo di apprendimento in una esperienza a 360 gradi che esce dal semplice piano della didattica e permette allo studente di essere costantemente in contatto con i suoi colleghi e docenti e di condividere con essi contenuti ed esperienze, attraverso un sistema formativo più stimolante ed interattivo.
In aggiunta a tutto ciò, l’erogazione di corsi in modalità e-learning può presentare ulteriori qualità rispetto ad un corso tradizionale in aula, come la flessibilità, l’economicità (per i gestori e per i fruitori) e l’ottimizzazione dei tempi.

Il futuro dunque, sembra ricco dei vantaggi che l’e-learning può apportare!

Ma seppur i notevoli benefici fin qui descritti, il sistema non è privo di lacune.
Per alcune formazioni che richiedono una attività pratica, ad esempio il primo soccorso, è impensabile l’idea di una formazione completa ed esaustiva svolta esclusivamente a distanza.

A mio avviso la fase sperimentale della formazione a distanza non è ancora conclusa, seppur ormai praticata in numerose realtà, soprattutto accademiche.
Ciò che bisognerebbe davvero definire è uno standard per questo genere di apprendimento, un sistema di regole riconosciuto universalmente, a tutela soprattutto della qualità delle informazioni erogate.
Ma sono fiduciosa che presto raggiungeremo anche questo step.


Fonti:
http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/informazione-formazione-addestramento-C-56/confronto-tra-formazione-learning-formazione-in-aula-AR-12099/
http://www.megaitaliamedia.com/


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