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giovedì 4 giugno 2015

Guadagnarsi da vivere con l'e-learning: l' altra faccia della medaglia.

"Guadagnare online 1.000 Euro alla settimana è facile. Chiedimi come!" 

Quante volte abbiamo letto questa frase negli annunci pubblicitari, nei siti in cui navighiamo o nelle nostre email? Invece di parlarvi ancora di come apprendere e partecipare a corsi di formazione on-line grazie alla nuova didattica in e-learning, oggi voglio mostrarvi l' altra faccia della medaglia: guadagnare soldi grazie alla teledidattica. E' possibile? Altrochè! E' possibile, probabile e fattibile. Oggi confesso che ho fatto una scoperta sensazionale, amici. Forse alcuni di voi ne erano già a conoscenza ma a me piace immaginare di vivere in un mondo idilliaco, popolato da individui sempre felici in groppa ai propri unicorni e ignari delle insidie dell' universo. Ma questa è un' altra storia. Comunque, siccome mi piace pensare che siate tutti ingenui come me, vorrei rivelarvi che nell'era del web 2.0 guadagnare dei soldi sembra essere la cosa più semplice del mondo. Soprattutto con la nuova famosissima tendenza (o realtà, dipende dai punti di vista) della teledidattica. Nel caso specifico dell' e-learning abbiamo sempre parlato di quanto e come risulti vantaggioso questo nuovo e interattivo tipo di apprendimento per quelli che sono i fruitori di questo sistema, ma poco si parla di quanto lo sia anche per i fornitori di questo servizio. E' risaputo che chiunque di noi può decidere di mettere a disposizione dei nostri compari la propria esperienza, ma fino ad ora ero inconsapevole di quanto questo significasse realmente "monetizzare" la propria conoscenza. Cosa sto cercando di dirvi? Ok, arrivo al sodo. Webinar. Vi dice niente?
Vi spiego cos'è: semplicemente uno dei tanti sistemi di apprendimento online che consiste in seminari interattivi, in videoconferenza, che trovano il loro spazio nel mondo di Internet. I Webinar stano spopolando nel web per la loro estrema semplicità nella struttura e diffusione. Mi piacerebbe parlarvi del fatto che esistono corsi online e Webinar, appunto, su come fare un Webinar, e anche su come fare un Webinar su un Webinar, e guadagnare facendo un Webinar su come guadagnare con i Webinar. Ma vi risparmio questo loop interattivo( è estenuante, credetemi ) e arrivo al punto: i Webinar pagano bene e per questo molti di noi ne hanno fatto un lavoro. Chi ha capito le dimensioni e la forza d' impatto che questo tzunami di nome "e-learning" avrebbe avuto, ha anche capito che, come ogni tecnologia che si rispetti ha già fatto, avrebbe fruttato quattrini. Furbettoni. Guadagnare con i Webinar è abbastanza semplice e anche se bisogna conoscere diversi elementi, però, con qualche piccolo trucco, nel giro di tre settimane, ci si può lanciare in un evento dal vivo e:
 -Crearsi un seguito 
-Raccogliere potenziali interessati 
-Costruire con loro una Community 
-Lanciare un tuo prodotto o servizio 
-Guadagnare dalla vendita delle tue idee 
Luca Vanin e Fabio Ballor sono due startupper che, dopo anni e anni nel mondo della comunicazione e formazione online, hanno sperimentato che il Webinar Business è l' alternativa migliore e più divertente. I nostri giovani eroi, caso vuole, che raccontino la propria storia ed esperienza in ...indovinate? un Webinar! Ma i loro successi potrebbero parlare da sè: in 5 anni di Webinar Business hanno accumulato migliaia di ore di Webinar. Solo una delle loro piattaforme misura circa 1.500 ore di Webinar. E di piattaforme ne usano 5! Insegnalo.it e WebinarPRO sono due di queste e contano dai 10.000 ai 25.000 amici, clienti, partecipanti, iscritti, allievi. E sono in continua crescita! Comunque che i Webinar rappresentino un mercato fiorente non lo dicono solo Luca e Fabio!
Uno studio dal titolo “Analysis of the Global WebConferencing Market” pubblicato dalla Frost &Sullivan afferma che il mercato delle videoconferenze (e simili) nel 2017 potrebbe avvicinarsi ai 3 miliardi di dollari. Una cifra impressionante vero? E gli esperti di Marketing considerano il Webinar tra i primi 12 strumenti più efficaci per fare marketing! Ora, non so voi, ma io vado a seguire un Webinar su come fare Webinar Business perchè, se non l' aveste capito, sto dicendo che riempirsi le tasche di soldi lavorando poco e alla scrivania di casa non è più una fantasia. No no. E' realtà! E' Internet! E' Webinar! 


Fonti: -http://www.webinarpro.it/2014/11/webinar-business-devi-sapere-per-lavorareguadagnare-i-webinar/ -https://www.linkedin.com/pulse/20141121085047-11922414-guadagnare-online-con-iwebinar-hai-paura-di-farlo 

domenica 24 maggio 2015

Canvas Network free online courses


Canvas  è una piattaforma online pensata per la formazione a distanza che, ha l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre più elevato di persone cui consente di fare corsi specifici, purché abbiano un computer (ma anche tablet e smartphone) e una connessione ad Internet. Da qualsiasi posto ci si connetta e qualsiasi ora, per abbattere le barriere di apprendimento. E' la prima volta che utilizzo un corso on line e prima di tutto ero curiosa di vedere com’era strutturata la piattaforma e non sono rimasta delusa. Questa piattaforma aiuta lo studente a memorizzare una nuova lingua quattro volte più rapidamente rispetto ai metodi tradizionali. Alla fine della formazione, gli studenti possiedono la facilità che hanno sempre voluto avere.Le prime impressioni sono buone, c’é un grandissimo numero di moduli e di esercizi da completare.Il supporto didattico e metodologico di tale strumento virtuale é incredibile. Uno dei grandi vantaggi é di poterne beneficiare senza dover uscire dal comfort di casa nostra. E’ gratis, a meno che non si voglia usufruire di una certificazione valida ai fini di legge per la quale, e solo in quel caso, la piattaforma chiede un pagamento, altrimenti dopo avere frequentato il corso, si ottiene un attestato di frequentazione. Tutti possono formarsi con Canvas, dai debuttanti a coloro che possiedono un livello avanzato. Iscriversi è semplicissimo, basta avere un indirizzo e mail e scegliere un corso che interessa. Canvas offre corsi online tenuti da educatori di tutto il mondo. I partecipanti sono invitati ad accedere alla classe, possono rivedere i materiali didattici e le attività di apprendimento complete a loro piacimento. E’un corso di studio che copre un periodo di sei settimane. Per completare con successo il corso, è necessario completare tutti i corsi e le assegnazioni in base al  calendario dei corsi. Ogni assegnazione ha una serie di criteri. Canvas è interattivo, offre opportunità di collaborazione, è possibile comunicare con i vari studenti e creare gruppi  tramite discussioni virtuali. Le discussioni riguardano temi che si sono affrontati durante i vari moduli, in cui si esprime la propria opinione, da ciò scaturisce anche una crescita personale poiché  ci si confronta sulle varie tematiche. Tutte le discussioni che sono o meno di 150 parole l'assegnazione riceverà un punteggio pari a zero. Tutti i quiz sono classificati in base alla percentuale e nei vari moduli è presente la spiegazione di ogni argomento che viene trattato. Dopo la mia prima esperienza su canvas sono dell'idea che L’e-learning non si improvvisa. Con la disponibilità tecnologica che abbiamo oggi è molto facile installare una piattaforma e caricarla di contenuti. Questa modalità  ha manifestato, nel giro di pochi anni, tutti i suoi limiti. Oggi si parla di e-learning 2.0 dove si dà maggior importanza all’interazione, alle quali va assegnata la stessa attenzione programmatica degli obiettivi: le persone interagiscono se hanno qualcosa da comunicare e questi processi vanno stimolati e guidati.Chi desidera introdurre l’e-learning nella propria didattica è giusto che segua un percorso di formazione specifico. Esempi di didattica scolastica con l’e-learning ce ne sono molti ma ancora pochi quelli che vanno nella direzione sopra citata.

mercoledì 20 maggio 2015

Scuola e computer

L’avvento delle tecnologie nel campo della comunicazione e del informazione ha completamente stravolto e sta radicalmente cambiando, modi di vivere, aspetti economici i e modalità di apprendimento.
In una società in cui internet  ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto per i “digital natives”, alunni cresciuti in un mondo dominato dalla tecnologia, è fondamentale per i docenti avvicinarsi alla tecnologia e avere specifiche competenze. L’introduzione nella didattica del "computer", rappresenta l’ultima vera e propria grande rivoluzione nei processi educativi e in quelli di apprendimento. Ora nelle scuole si comincia a utilizzare computer portatili e tablet, per svolgere progetti di gruppo quiz online, per prendere appunti, studiare e fare gli esercizi, per esempio l’utilizzo delle lavagne multimediali è molto comodo per i professori e per gli alunni quando si spiega e si prende appunti, lentamente si sta  abbandonando quaderno e penna. Ovviamente se si utilizza la tecnologia diventa tutto più semplice e veloce, si risparmia tempo: L’utilizzo di quaderno e penna però sviluppa la memoria prassica, molto utile quando si deve poi studiare. Se però uno studente perde una lezione è molto più facile per lui averli tramite un computer, che ricopiarli lui stesso. Inoltre, utilizzando quaderni e penna, lo studente è molto più portato alla scrittura: non ha un correttore quando scrive e sbaglia, e impara quindi a confrontarsi con la lingua. Come integrazione alla didattica tradizionale: i contenuti diventano sempre disponibili, (è bene coinvolgere gli studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione). Tutto questo allevia la ripetitività liberando energie per la riflessione, interazione, ricerca. Come  supporto alle attività di recupero, basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I e quanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Già alcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on line rendendo più fruibile e meno dispendiosa questa attività, anche in termini di tempo per studenti e docenti.
Nonostante l'uso frequente della tecnologia in vari ambiti, molte persone sono restii. 
Bisogna chiedersi: l'avvento della tecnologia è del tutto positivo? O genera da un lato anche alcune perplessità? Come forse tutte le cose nella vita, la tecnologia ha sia aspetti positivi che negativi. Ci abituiamo agli strumenti moderni senza accorgerci che ci fanno diventare sempre più pigri e che ci fanno sprecare molto tempo. Infatti, ad esempio, digitiamo un e-mail invece di scrivere una lettera, ci scambiamo idee da dietro un computer invece che personalmente senza poter osservare le reazioni di un soggetto ai nostri messaggi trasmessi, vediamo un film invece di leggere un libro, preferiamo giocare con un videogioco piuttosto che studiare, fare sport. Occorre quindi, sapere come, quanto e quando fare uso di oggetti tecnologici per evitare svariati problemi come la pigrizia. Inoltre un uso continuo della tecnologia può far male al fisico di una persona: l’utilizzo continuo di dispositivi quali i computer può portare a una diminuzione e a un affaticamento notevole per la vista. Un altro problema riguarda la contrapposizione tecnologie-docente, infatti molti sostengono il timore che il computer possa sostituire il ruolo dell’insegnante e tendono a considerare il computer come uno strumento che allontana da competenze di lavoro concrete e da strategie di apprendimento legate alla disciplina. Non a caso se prima, ad esempio, si preferiva fare conoscenza a “quattr’occhi”,ora è preferibile relazionarsi su internet, e questo non è sicuramente positivo.

Infatti molti insegnanti,vigili di questo dramma per paura o per ignoranza, preferiscono far lezione nel modo tradizionale. La diffusione di tablet in classe, apporterà dei vantaggi ai metodi di apprendimento e stimolerà l'interesse degli studenti, ma bisogna anche prendere in considerazione gli effetti negativi:  Per esempio la presenza in aula di  tablet implica che la connessione wi-fi sia efficciente, ma moltissime volte si riscontrano situazioni in cui il wi-fi non funziona e ciò apporterà dei limiti alla lezione. Molti studenti svolgono esami utilizzando i pad e ciò potrebbe facilitarli nella ricerca delle informazioni, e per questo molte volte gli esami sono stati annullati. Spesso gli studenti in classe utilizzano il tablet non come strumento per studiare, ma per giocare, per chattare, diventando così una fonte di distrazione .Per tutti questi motivi,l a tecnologia va usata solo in modo opportuno a scuola, per le materie che ne necessitano e per i professori, che saranno più facilitati a spiegare dalle lavagne multimediali, ma gli studenti dovrebbero essere abituati a scrivere e a prendere appunti, senza l’utilizzo di apparecchiature che li facilitano.