Tecnologia e apprendimento.
Due parole che nel corso degli anni sono state spesso associate.
Soprattutto vedendo la tecnologia come una porta aperta per la conoscenza del
mondo, come un ottima occasione e un ottimo strumento per apprendere e far
apprendere. Ma cosa si dice invece dell'apprendimento della tecnologia stessa?
Oggi voglio parlare soprattutto del rapporto che due categorie particolari
hanno con l’apprendimento e la tecnologia. I nativi digitali e gli anziani.
Nonostante per entrambe le categorie
io parli di ‘apprendimento’ è indubbio che per le due questo avvenga in modo
diverso. I nativi digitali apprendono automaticamente il funzionamento delle
tecnologie e dei prodotti tecnologici, li accompagnano ormai fin dai primi anni
di vita, e imparare ad utilizzare questi strumenti diventa naturale quasi come
imparare a reggersi sulle proprie gambe e muovere i primi passi, questo perché
la tecnologia sta diventando sempre di più un estensione del nostro corpo. Pare
ormai che, paradossalmente, le nuove generazioni accolgano e apprendano
naturalmente l’utilizzo delle nuove tecnologie , e debbano invece imparare ad
utilizzare forme di comunicazione più ‘datate’e per noi prima assolutamente
naturali. E’ più facile oggi per un bambino utilizzare e comprendere il
funzionamento di un tablet che sfogliare un giornale, la tecnologia è diventata
per i nativi maggiormente intuitiva .
A tal proposito propongo la visione di un video che vi lascerà divertiti..ma anche un po’ sbigottiti, questo video mostra una bambina di circa un anno che utilizza in modo molto fluido un tablet trovandosi invece incerta sull’utilizzo di un giornale..che cerca poi di utilizzare come fosse un tablet, dubitando persino del corretto funzionamento delle sue dita..che proverà a utilizzare sulle gambine, per accertarsi della natura del ‘problema’. Questo video è una finestra sulla situazione di oggi e ci permette di lanciare uno sguardo alla sua evoluzione futura. Al termine del video la madre commenta ‘ Per mia figlia il giornale è un Ipad che non funziona, Steve Jobs ha codificato parte del suo IOS’. Quest’ultimo commento porta ad una serie di osservazioni e dubbi. Una condizione simile dipende effettivamente da chi ha creato e messo in circolo determinati dispositivi, o dipende dall’utilizzo che ne viene fatto in casa e dai familiari? O ancora tutto ciò dipende da una serie di costruzioni sociali? E sarebbe giusto , per evitare situazioni simili, tenere i propri figli lontani da questi strumenti, rischiando però di lasciarli esclusi e rallentati rispetto ai coetanei? Sicuramente sono domande e dubbi legittimi. Al momento lascerò riflettere il lettore su queste domande, su cui sicuramente ritornerò.
Vorrei passare ora ad analizzare la seconda categoria presa in
esame..quella degli anziani. A differenza dei nativi digitali, questi vivono l’apprendimento
della tecnologia e del suo utilizzo in modo sicuramente molto diverso. Se i
primi vengono naturalmente spinti verso la tecnologia, si trovano a contatto
con questa quasi sempre, dai primi anni di vita, in casa, sia nel momento in
cui si ritrovano a utilizzare determinati dispositivi nelle scuole. I nativi
come già detto sono naturalmente spinti verso l’apprendimento e anche la
curiosità li spinge a cercare di comprendere questi strumenti. L’anziano invece
trova una difficoltà maggiore nel comprenderli e nell’utilizzarli, preferendo
mezzi di comunicazione tradizionali e con cui si riconoscono e si ritrovano
maggiormente. Questo perché accade? Secondo Stefania Maggi, dell’Istituto di
neuroscienze del Cnr di Padova questo dipende dal ‘processo di invecchiamento e
le malattie, che compromettono molte abilità acquisite o rendono difficile
acquisirne di nuove’. Le difficoltà che
persone di una certà età trovano nell’approcciarsi a questi nuovi mezzi di
comunicazione non deve però far presupporre che non desidirino avvicinarsi alla
tecnologia o comprenderla. Inoltre le nuove tecnologie hanno diversi
vantaggi..come costi contenuti in alcuni casi o utili servizi offerti
(programmi di telefonia gratuiti, acquisti e consegna tramite internet) che
anche gli anziani comprendono e scelgono di utilizzare. Le statistiche lo
confermano; l'uso del pc tra gli anziani tra 60 e 64 anni è
passato dal 13,8% del 2005 al 25% nel 2009 e dal 5,5% al 9,9% per la fascia
65-74 anni. E nello stesso arco temporale l'uso di internet è 'schizzato' dal
10,8% al 22,8% per i 60-64enni e dal 3,9% all'8,5% per i 65-74enni. Proprio tra
gli anziani, in soli quattro anni, cioé, si è registrato il maggiore incremento
per uso di nuove tecnologie.
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