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mercoledì 20 maggio 2015

Scuola e computer

L’avvento delle tecnologie nel campo della comunicazione e del informazione ha completamente stravolto e sta radicalmente cambiando, modi di vivere, aspetti economici i e modalità di apprendimento.
In una società in cui internet  ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto per i “digital natives”, alunni cresciuti in un mondo dominato dalla tecnologia, è fondamentale per i docenti avvicinarsi alla tecnologia e avere specifiche competenze. L’introduzione nella didattica del "computer", rappresenta l’ultima vera e propria grande rivoluzione nei processi educativi e in quelli di apprendimento. Ora nelle scuole si comincia a utilizzare computer portatili e tablet, per svolgere progetti di gruppo quiz online, per prendere appunti, studiare e fare gli esercizi, per esempio l’utilizzo delle lavagne multimediali è molto comodo per i professori e per gli alunni quando si spiega e si prende appunti, lentamente si sta  abbandonando quaderno e penna. Ovviamente se si utilizza la tecnologia diventa tutto più semplice e veloce, si risparmia tempo: L’utilizzo di quaderno e penna però sviluppa la memoria prassica, molto utile quando si deve poi studiare. Se però uno studente perde una lezione è molto più facile per lui averli tramite un computer, che ricopiarli lui stesso. Inoltre, utilizzando quaderni e penna, lo studente è molto più portato alla scrittura: non ha un correttore quando scrive e sbaglia, e impara quindi a confrontarsi con la lingua. Come integrazione alla didattica tradizionale: i contenuti diventano sempre disponibili, (è bene coinvolgere gli studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione). Tutto questo allevia la ripetitività liberando energie per la riflessione, interazione, ricerca. Come  supporto alle attività di recupero, basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I e quanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Già alcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on line rendendo più fruibile e meno dispendiosa questa attività, anche in termini di tempo per studenti e docenti.
Nonostante l'uso frequente della tecnologia in vari ambiti, molte persone sono restii. 
Bisogna chiedersi: l'avvento della tecnologia è del tutto positivo? O genera da un lato anche alcune perplessità? Come forse tutte le cose nella vita, la tecnologia ha sia aspetti positivi che negativi. Ci abituiamo agli strumenti moderni senza accorgerci che ci fanno diventare sempre più pigri e che ci fanno sprecare molto tempo. Infatti, ad esempio, digitiamo un e-mail invece di scrivere una lettera, ci scambiamo idee da dietro un computer invece che personalmente senza poter osservare le reazioni di un soggetto ai nostri messaggi trasmessi, vediamo un film invece di leggere un libro, preferiamo giocare con un videogioco piuttosto che studiare, fare sport. Occorre quindi, sapere come, quanto e quando fare uso di oggetti tecnologici per evitare svariati problemi come la pigrizia. Inoltre un uso continuo della tecnologia può far male al fisico di una persona: l’utilizzo continuo di dispositivi quali i computer può portare a una diminuzione e a un affaticamento notevole per la vista. Un altro problema riguarda la contrapposizione tecnologie-docente, infatti molti sostengono il timore che il computer possa sostituire il ruolo dell’insegnante e tendono a considerare il computer come uno strumento che allontana da competenze di lavoro concrete e da strategie di apprendimento legate alla disciplina. Non a caso se prima, ad esempio, si preferiva fare conoscenza a “quattr’occhi”,ora è preferibile relazionarsi su internet, e questo non è sicuramente positivo.

Infatti molti insegnanti,vigili di questo dramma per paura o per ignoranza, preferiscono far lezione nel modo tradizionale. La diffusione di tablet in classe, apporterà dei vantaggi ai metodi di apprendimento e stimolerà l'interesse degli studenti, ma bisogna anche prendere in considerazione gli effetti negativi:  Per esempio la presenza in aula di  tablet implica che la connessione wi-fi sia efficciente, ma moltissime volte si riscontrano situazioni in cui il wi-fi non funziona e ciò apporterà dei limiti alla lezione. Molti studenti svolgono esami utilizzando i pad e ciò potrebbe facilitarli nella ricerca delle informazioni, e per questo molte volte gli esami sono stati annullati. Spesso gli studenti in classe utilizzano il tablet non come strumento per studiare, ma per giocare, per chattare, diventando così una fonte di distrazione .Per tutti questi motivi,l a tecnologia va usata solo in modo opportuno a scuola, per le materie che ne necessitano e per i professori, che saranno più facilitati a spiegare dalle lavagne multimediali, ma gli studenti dovrebbero essere abituati a scrivere e a prendere appunti, senza l’utilizzo di apparecchiature che li facilitano.

L'e-education a portata di tutti

Il mondo digitale, come ben sappiamo, ha  invaso anche il mondo scolastico, sostituendo gli ormai vecchi libri di testo con numerose attrezzature tecnologiche in grado di permettere un adeguato apprendimento nelle classi. Questo nuovo metodo di insegnamento deve, però, essere in grado di soddisfare le differenti capacità di apprendimento all’interno di una singola classe. Si tratta quindi, di un’istruzione differenziata, adatta a classi in cui gli studenti mostrano scarso rendimento scolastico a causa di particolari patologie, come difficoltà linguistiche, di apprendimento, di comunicazione ecc..L’istruzione differenziata comporta anche l’adattamento dei contenuti dell’insegnamento e dei carichi  di lavoro, utilizzando strumenti specifici e la creazione di piccoli gruppi di lavoro in cui gli studenti possono aiutarsi a vicenda.



Le diverse forme della didattica online



La didattica online non sostituisce del tutto le forme tradizionali di didattica, ma piuttosto viene vista come un servizio aggiuntivo alle forme tradizionali di insegnamento.  Inoltre si rivolge a diverse tipologie di fruitori di questo servizio, nel caso dell'università possiamo individuare tre tipologie di fruitori:
  • Lo studente "tradizionale" (abita in prossimità dell'università e segue con costanza le lezioni).
  • Lo studente con esigenze "particolari" (lavoratore, straniero, fuori sede, disabile).
  • Il "laureato" dentro il mercato del lavoro che vuole acquisire nuove competenze.

Nel primo caso la didattica online può essere vista come uno strumento di approfondimento e verifica alla preparazione, nel secondo caso può essere quasi uno strumento sostitutivo all'università per evitare troppi spostamenti, mentre nel terzo caso può fornire specializzazioni nel proprio ambito professionale. 
A queste tre tipologie di fruitori della didattica online ne corrispondono altrettante forme, possiamo distinguere tra:
  • Supporto didattica tradizionale: corrisponde a quei semplici servizi online forniti allo studente(come prenotazione esami, programma corsi, orari lezioni ecc.) sino alle lezioni online svolte dai professori.
  • Corso undergraduate onlineriguarda un corso completo di lezioni online sia per la parte didattico-esercitativa sia per quella del controllo dell'apprendimento. Per sostenere l'esame invece vi sono due possibilità, la prima in modalità tradizionale presso la sede e la secondo presso una sede consociata più vicina allo studente.
  • Corso postgraduate onlineè un corso di specializzazione che si rivolge ai neolaureati o a chi è già nel mercato del lavoro e che quindi non ha possibilità di frequentare i corsi tradizionali.
L'insegnamento online non è solo un mezzo per fare didattica, ma comporta un nuovo modo di insegnare, una lezione online infatti è molto diversa sia per linguaggio che per gli strumenti rispetto ad una lezione tradizionale.
I professori devono essere in grado di utilizzare al meglio le potenzialità del web ed elaborare nuove forme di controllo a distanza e di valutazione. 
Tuttavia possiamo notare come poco sia ancora cambiato realmente, siamo passati dalla lavagna al videoproiettore al computer ma dal punto di vista metodologico poco è cambiato nelle lezioni, possiamo dire che siamo ancora in una fase di transizione e sperimentazione delle nuove tecnologie web nell'ambito della didattica.



Fonti: P. FUSERO, " E-learning: un'occasione per innovare la didattica ". Seminario: E-learning projects. Chieti 14 maggio 2004. Intervento al convegno organizzato dall'Ateneo G. d'Annunzio per la presentazione delle sue attività on-line

E-learning ieri e oggi...








Per e-learning   intendiamo  l'uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione,anche conosciuta come teledidattica,tele apprendimento o apprendimento on line.
L'insegnamento online è un processo di formazione continua che implica l'utilizzo delle tecnologie di rete per  scegliere, gestire e ampliare l'apprendimento. In quest'ottica la Formazione a distanza  (FAD) si distingue dalle forme di teledidattica precedenti,in particolare per tre aspetti:
  • l'interattività vale a dire la possibilità di coinvolgere il discente, generalmente avvalendosi del learning by doing,senza spostarsi fisicamente dalla propria abitazione o dalla propria postazione di lavoro.
  • la dinamicità ovvero il bisogno da parte del discente di acquisire nuove competenze mirate just in time;
  • la modularità, ossia la possibilità di organizzare i contenuti di un corso secondo gli obiettivi formativi e le esigenze dell'utenza.
Possiamo fare una distinsione tra  la FAD attuale e i tipi di formazione a distanza del passato.
 Facendo un salto nel passato,possiamo vedere come la prima generazione della didattica a distanza ,nasce nella metà dell’800 con la didattica a corrispondenza postale,ovvero utilizzavano i servizi postali per distribuire materiali cartacei a studenti che non potevano raggiungere le sedi scolastiche.
Nei paesi più industrializzati si provò a sviluppare una didattica per corrispondenza,per combattere l’analfabetizzazione che era ancora molto alta.
Infatti la didattica per corrispondenza era rivolta principalmente all'utenza adulta.
Tramite corrispondenza si ricevevano materiali cartacei e indicazioni su come studiare,e si facevano dei test di verifica da rinviare al docente.
La prima città europea da cui partì il primo corso di apprendimento per corrispondenza fu Londra nel 1840.
Mentre agli inizi del xx secolo ,in particolare negli anni '20 e '30 si diffonde la radio.
Attraverso questo nuovo mezzo di comunicazione che si propaga via etere,nascono nuovi corsi di formazione e  di apprendimento radiofonico che utilizzano anche supporti cartacei.
Negli anni '60 vengono introdotti come strumenti  per apprendere quelli audiovisivi come la televisione.
Altra importante tappa fu quella della  commercializzazione VHS e  negli anni '90 si sviluppò la teleconferenza utilizzata in particolare nelle università.
Infine veniamo alle nuove tecnologie  informatiche e alla didattica di terza generazione.
La nuova FAD nasce con l’utilizzo dei personal computer nell’uso domestico a metà degli anni '80.
In una prima fase la FAD di terza generazione si basava sull’off-line e quindi era supportata dall’utilizzo di floppy disk,CD-ROM e videodischi.
In una seconda fase caratterizzata dall’uso delle reti internet,la FAD diventa online.
Ad oggi e-learning è utilizzato dalle università,dalle aziende e in tanti altri settori e da esso si sono sviluppate anche nuove figure professionali.

E-education:flipped classroom (classe capovolta)

Attraverso le nuove tecnologie cambiano i modelli di insegnamento.
La scuola tradizionale ha un modello di insegnamento undirezionale che va dal docente alla classe la quale partecipa in modo passivo prendendo appunti o facendo al massimo qualche domanda.La classe capovolta inverte il modello classico dando allo studente un ruolo più attivo e all’insegnante una responsabilità maggiore.
Con un qualsiasi device, una connessione Internet e la consultazione di risorse (video) online prodotte dal docente, lo studente assimila la materia al ritmo che gli è più consono.
Sicchè i tempi in aula vengono a questo punto dedicati alla messa in pratica delle nuove conoscenze acquisite, a sessioni più individualizzate e attive assieme all’insegnante e magari a lavoro di gruppo e di interscambio di conoscenza con i compagni.bbondano i controargomenti favorevoli a questo nuovo modello pedagogico.In Francia, i ricercatori dell’Università di Nizza sperimentano l’uso di iPad per superare i disturbi dell’apprendimento. Le tavolette hanno già mostrato potenziale per chi può imparare a leggere con l’ausilio di agevolazioni visive. Il gruppo di lavoro sta anche collaudando Moodle (Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment, software libero di e-learning) per facilitare la raccolta e la stesura di annotazioni. Gli studenti con difficoltà di apprendimento utilizzano Moodle per sottoporre all’intera classe il diario, foto dei libri di testo e documentazione audio e video delle lezioni. Originariamente si parlava di Peer Instruction cioè una diffusione del digitale nelle classi.
I professionisti della didattica che hanno sperimentato la classe capovolta hanno riscontrato numerosi vantaggi:
-Relazione più personalizzata tra studente e insegnante.
-Apprendimento più autonomo, al ritmo di ciascun allievo, anche in sua assenza, grazie alla disponibilità continua e ubiqua dei supporti video.
-Accesso dei genitori alle risorse di apprendimento proposte dall’insegnante.
-Maggiore collaborazione tra studenti.

Pertanto non tutti hanno avuto risvolti positivi, sono ancora numerosi i diabattiti su quale sia la scelta migliore, infatti abbondano i controargomenti favorevoli a questo nuovo modello pedagogico.L’unico modo per trarre delle conclusioni plausibili è continuare la sperimentazione nelle varie scuole per ottenere un maggior numero di risultati da analizzare.