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Visualizzazione post con etichetta e-learning; apprendimento online; formazione online. Mostra tutti i post
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lunedì 1 giugno 2015

Social Learning

L’e-learning e le sue evoluzioni stanno cambiando il volto della formazione e il cambiamento è spinto da una domanda crescente anche da parte delle aziende.
Il Social Learning  è ancora un argomento molto nuovo nel mondo, ma in particolare in Italia.È uno scenario molto interessante ma ancora in fase di sperimentazione, nonostante stiano nascendo negli ultimi anni molte piattaforme social learning.
Il nome viene da una teoria sviluppata da Albert Bandura,psicologo ,che nel 1960,sviluppò la "Social Learning Theory".Questa teoria spiega come le persone imparino continuamente attraverso osservazione degli altri.
Secondo Albert Bandura, l’apprendimento non implica esclusivamente il contatto con gli oggetti,ma avviene attraverso esperienze dirette, in particolare attraverso l’osservazione degli altri.
Inoltre, dimostra quanto il comportamento possa variare e modificarsi in funzione dell’osservazione degli altri per cui il processo di acquisizione dipende molto da ciò che l’individuo coglie e apprende attraverso l’osservazione.
Nella società attuale, l’identificazione dell’individuo  si fonde tra reale e virtuale.
In questo contesto il social learning diventa un termine di successo, guardare ed essere visti è un'attitudine umana che viene fuori nella società 2.0 e la capacità di apprendimento dell’osservazione viene quindi a svilupparsi più velocemente.
Il social learning diventa quindi un processo rilevante per la formazione a distanza e l’apprendimento collaborativo.
Mette in moto meccanismi che attraverso il web e le nuove tecnologie diventano parte del quotidiano,questa figura identificata con il termine  prosumer.
Si diventa  produttori e consumatori in tempo reale,si apprende dalla collaborazione ma allo stesso tempo si integrano questo nuovi meccanismi con la formazione tradizione. 
Il social learning rappresenta la declinazione dei principi del social business e  dei processi di apprendimento,
 evoluzione del tradizionale e-learning  incorporate in un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, ricalcando le logiche proprie delle community.
Sulle aziende e le imprese il social learning ha avuto un forte impatto sull’organizzazione e la gestione pur non essendo ancora applicato al massimo nelle aziende.
L'evoluzione verso il social business è attuabile e  si rivolge  all’organizzazione intera dell’azienda:consumatori, clienti, i dipendenti e tutti i business partner e a tutte le figure che ruotano intorno ad essa.
 Le aziende  utilizzano la formazione online o aggiornamenti online dei lavoratori, in particolare del management, rappresentano un laboratorio di innovazione.
 Si sperimentano nuove forme di apprendimento in modalità diverse,vengo usate ad esempio le piattaforme digitali  per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the job con esercitazioni, webinar, approfondimenti.
 Le ultime tendenze si chiamano Gamification e Social Learning  osserviamo l’utilizzo di forme ludiche per un apprendimento più efficace, con  un’integrazione crescente dei social network attraverso attività di formazione, per favorire il confronto tra colleghi dirigendosi sempre più in un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, utilizzando i meccanismi e le logiche proprie delle community. 
Occorre iniziare a riconoscere che la vera azienda 2.0 è quella che utilizza anche al proprio interno strumenti di collaborazione come espressione di una cultura aziendale aperta al dialogo con dipendenti e portatori di interesse, allo scopo di diventare più sostenibile e, nei casi migliori, anche più produttiva.




FONTI:   www.wikipedia.it             www.teleskill.net             www.sociallearning.it






sabato 30 maggio 2015

Conoscenza libera? Ci pensa 'Federica'


'Federica' è il portale web Learning, nato nel 2007, che L'Università di Napoli Federico II,attraverso un finanziamento europeo del Por Campania, ha messo a disposizione per la formazione e l'apprendimento online. Una vera e propria "rivoluzione nel panorama didattico italiano", come ha dichiarato l'ex rettore della facoltà Guido Trombetti nel 2009 in un'articolo di Repubblica. Uno spazio virtuale dove accedere alle lezioni del proprio corso di studi, un portale per tutti libero e gratuito.  Studiare con 'Federica' (nome dell'ateneo al femminile) è semplice e veloce, il sito conta ad oggi 300 corsi e 5000 lezioni, inoltre la possibilità di seguire numerose lezioni attraverso i podcast di ITunes U., nessuna password, nessuna iscrizione. Una vera e propria libertà per la conoscenza, chiunque può imparare accedendo al sito ed entrando nei vari courseware messi a disposizione dall'Università Federico II. Un'ottima possibilità per tutti gli studenti non frequentanti, che desiderano avere gli appunti delle lezioni inseriti dai professori. Inoltre è un invito a tutti coloro che non seguono un corso di laurea, ma hanno fame e sete di apprendere per "cogliere  l' opportunità di seguire a distanza un corso universitario offerto da uno dei più prestigiosi atenei italiani", come hanno spiegato gli organizzatori dell'impresa. 
Dal 21 aprile 2015 'Federica' diventa 'eu', un nuovo portale di corsi online per suggerire agli studenti l'esperienza MOOC (Massive Open Online Courses, in italiano: Corsi online massivi aperti). Sempre gratuitamente si può accedere a 14 attività formative, che in autunno diventeranno 50. Dopo l'iscrizione, due lezioni a settimana saranno visibili anche dal tablet. L'apprendimento online sta diventando fondamentale e necessario per poter comunicare con i giovani della "Generazione Z", i nativi digitali del 1995, è per questo che con un semplice clic si potrà aprire il mondo universitario direttamente a casa propria, lezioni in streaming e le "Video lectures", filmati di otto minuti in cui si riassume il concetto chiave di una lezione. L'interfaccia del sito è stata interamente creata e ideata dallo staff della Federico II, che alla fine dei corsi di ogni sessione, ha messo a disposizione anche degli attestati con crediti formativi universitari. Un traguardo importante per una delle più antiche università del mondo, che si allinea ai tempi e al ritmo dei college americani. 'Federica' nel 2014 ha superato i 4 milioni di visite, il team di esperti del sito spera di raggiungere attraverso i MOOC ulteriori risultati per restare in gara in questa grande sfida per il sapere del domani. 
Non è facile capire per il momento qual è stato l'impatto dei MOOC su studenti e non, probabilmente non riusciranno mai a rimpiazzare le università "vere", ma secondo molti esperti (tra cui Clay Shirky, un saggista americano) l'esperienza dell'apprendimento online sarebbe molto utile e costruttiva e potrebbe cambiare l’università, come Napster ha fatto con la musica e Wikipedia con le enciclopedie. Che siano apprezzatati o meno 'Federica' e i MOOC, l'opportunità di ampliare le proprie conoscenze è sempre un elemento positivo. Se la tecnologia è utilizzata come strumento per ampliare i propri orizzonti non possiamo far altro che esserne felici.  

Fonte: Repubblica.it

mercoledì 20 maggio 2015

E-learning ieri e oggi...








Per e-learning   intendiamo  l'uso delle tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione,anche conosciuta come teledidattica,tele apprendimento o apprendimento on line.
L'insegnamento online è un processo di formazione continua che implica l'utilizzo delle tecnologie di rete per  scegliere, gestire e ampliare l'apprendimento. In quest'ottica la Formazione a distanza  (FAD) si distingue dalle forme di teledidattica precedenti,in particolare per tre aspetti:
  • l'interattività vale a dire la possibilità di coinvolgere il discente, generalmente avvalendosi del learning by doing,senza spostarsi fisicamente dalla propria abitazione o dalla propria postazione di lavoro.
  • la dinamicità ovvero il bisogno da parte del discente di acquisire nuove competenze mirate just in time;
  • la modularità, ossia la possibilità di organizzare i contenuti di un corso secondo gli obiettivi formativi e le esigenze dell'utenza.
Possiamo fare una distinsione tra  la FAD attuale e i tipi di formazione a distanza del passato.
 Facendo un salto nel passato,possiamo vedere come la prima generazione della didattica a distanza ,nasce nella metà dell’800 con la didattica a corrispondenza postale,ovvero utilizzavano i servizi postali per distribuire materiali cartacei a studenti che non potevano raggiungere le sedi scolastiche.
Nei paesi più industrializzati si provò a sviluppare una didattica per corrispondenza,per combattere l’analfabetizzazione che era ancora molto alta.
Infatti la didattica per corrispondenza era rivolta principalmente all'utenza adulta.
Tramite corrispondenza si ricevevano materiali cartacei e indicazioni su come studiare,e si facevano dei test di verifica da rinviare al docente.
La prima città europea da cui partì il primo corso di apprendimento per corrispondenza fu Londra nel 1840.
Mentre agli inizi del xx secolo ,in particolare negli anni '20 e '30 si diffonde la radio.
Attraverso questo nuovo mezzo di comunicazione che si propaga via etere,nascono nuovi corsi di formazione e  di apprendimento radiofonico che utilizzano anche supporti cartacei.
Negli anni '60 vengono introdotti come strumenti  per apprendere quelli audiovisivi come la televisione.
Altra importante tappa fu quella della  commercializzazione VHS e  negli anni '90 si sviluppò la teleconferenza utilizzata in particolare nelle università.
Infine veniamo alle nuove tecnologie  informatiche e alla didattica di terza generazione.
La nuova FAD nasce con l’utilizzo dei personal computer nell’uso domestico a metà degli anni '80.
In una prima fase la FAD di terza generazione si basava sull’off-line e quindi era supportata dall’utilizzo di floppy disk,CD-ROM e videodischi.
In una seconda fase caratterizzata dall’uso delle reti internet,la FAD diventa online.
Ad oggi e-learning è utilizzato dalle università,dalle aziende e in tanti altri settori e da esso si sono sviluppate anche nuove figure professionali.

lunedì 18 maggio 2015

E-learning: la scuola del futuro

Con lo sviluppo delle tecnologie assistiamo al passaggio dalla classica interazione faccia a faccia tra docente e alunno ad un nuovo tipo di lezione basata sull'uso di videolezioni, videoconferenze, forum, gruppi. Già nel 1950 comincia a cambiare il paradigma classico dell'apprendimento e nel 1965 inizia la formazione basata su un computer; nel 1969 inizia l'insegnamento attraverso media come tv, cassette, video; nel 1980 viene avviato l'insegnamento telematico e si diffonde il concetto di “campus virtuale”. Finalmente, nel 1996 prende forma il concetto di “e-learning”, grazie al boom della tecnologia. Questo tipo di formazione sta occupando sempre più una posizione importante e riconosciuta all'interno delle organizzazioni aziendali ed educative ed ha aperto le porte all'apprendimento individuale e organizzativo: e-learning significa “Electronic Learning” (apprendimento elettronico) e si riferisce ad una nuova forma di insegnamento e di apprendimento mediante l'uso di diversi strumenti informatici.
Con l'apprendimento online non occorre che le persone siano fisicamente nello stesso luogo ma possono accedere alle lezioni e ai corsi via Internet da qualunque parte del mondo.
Il processo formativo si sviluppa su una piattaforma virtuale con tutorial online in modo che l'attività dell'alunno è registrata dal sistema ed è accessibile dal tutor; l'alunno può creare con il docente un rapporto più fluido in quanto può consultarlo per risolvere problemi o dubbi o per avere conferme sul suo apprendimento.
Inoltre, la piattaforma e-learning permette di gestire eventi sincroni ossia in tempo reale come l'aula virtuale (collegarsi ad un orario stabilito ad una lezione svolta in tempo reale) o la conferenza virtuale (seguire in diretta un evento) ed eventi asincroni a cui l'utente può collegarsi in qualsiasi momento della giornata. In più, è possibile combinare l'apprendimento in aula con lezioni online (blended learning).
I vantaggi di questo sistema sono:
riduzione delle spese di viaggio e di materiale didattico → spariscono le barriere spazio-temporali, così gli studenti possono seguire un corso in casa o sul posto di lavoro ed accedere ai contenuti quando vogliono;
velocità e agilità → attraverso la rete le comunicazioni risultano essere più veloci;
accesso just-in-time → gli utenti possono accedere ai contenuti con qualsiasi connessione ad Internet;
flessibilità: la diversità di metodi e risorse utilizzate facilita l'adattamento alle caratteristiche e alle esigenze degli studenti.







Ma ogni medaglia ha il suo rovescio: nell'e-learning, il rapporto virtuale diviene statico rispetto al contatto fisico e visivo che può crearsi in una situazione “ravvicinata”, inoltre l'attività non avviene sempre in modo simultaneo in quanto il docente potrebbe non essere disponibile al momento di una domanda da parte dello studente. Nonostante ciò, l'e-learning si configura come una metodologia che si avvicina alle esigenze di studenti lavoratori, anziani, disabili e altri che non hanno la possibilità di seguire i tradizionali corsi scolastici, ed è molto pratico perché può essere usato in qualsiasi momento della giornata e dappertutto (si può seguire un corso sul tablet mentre nel frattempo si fa uno spuntino comodamente sul divano).
È probabile che fra qualche decennio questo metodo possa sostituire le scuole, l'unico inconveniente sarebbe la completa perdita dei contatti umani.





FONTI:

-L'integrazione di ambienti web, e-learning, 3D ed social network in una esperienza di didattica universitaria avanzata (Bruno Boniolo, Cristina Spadaro);

-Apprendimento on line (Laura Pizzinga)

-https://herramientasdeelearning.wordpress.com/2010/01/21/que-es-e-learning/