L'espansione dell'e-learning sta abbracciando tutti i campi, anche quello del lavoro, in particolare della Pubblica Amministrazione e della Piccola e Media Impresa. La tecnologia riesce a creare contatti e attraverso l'innovazione a tenere sempre aggiornati i lavoratori. Secondo il segretario generale dell’Associazione per la formazione manageriale Mauro Meda, «le piattaforme digitali vengono usate per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the job con esercitazioni, webinar, approfondimenti ».
L'ecosistema delle comunicazioni sta allargando sempre più i propri confini, il mondo del lavoro è impegnato in una complessa ristrutturazione delle sue strutture organizzative, che persegue un obiettivo strategico di fondamentale importanza: incorporare all'interno della propria cultura (istituzionale per la pubblica amministrazione e imprenditoriale per il mondo della piccola e media impresa) le innovazioni, tecnologiche e socio-culturali, del linguaggio digitale.
PMI e PA avviano un rapido e continuo processo di digitalizzazione delle proprie organizzazioni, per arrivare all'obiettivo di far crescere economicamente il paese. Se ci sono lavoratori che devono mettersi al passo con la tecnologia, attraverso l'e-learning, è la conseguenza di un mondo che sta diventando sempre più alfabetizzato digitalmente.
Internet è un grande mare e per scovare qualche perla bisogna scartare molto, lo stesso discorso vale nell'ambito dell'e-learning: bisogna capire cosa è veramente necessario, perché oltre le tecnologie ci sono le persone e le organizzazioni e bisogna dare peso al tempo speso per imparare, è vero che ne deriva una grande opportunità, ma c'è anche il rischio di cadere nella noia, l'antitesi dell'innovazione. L'e-learning può rappresentare un percorso importante di autonomia e di crescita, professionale e individuale, quando è ben fatto. Quando è fatto male può diventare uno strumento che rallenta il ritmo e chi ne fruirà lo utilizzerà svogliatamente.
Inoltre le ultime tendenze si chiamano gamification (ludicizzazione) e social learning (apprendimento sociale). Il primo è volto all'utilizzo di forme ludiche per l'apprendimento, il secondo riguarda la crescente integrazione dei social network con le varie attività di formazione, per favorire l'interazione e il confronto tra colleghi.
Fonti: Repubblica.it
http://www.elearningeinnovazione.org/
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martedì 2 giugno 2015
lunedì 1 giugno 2015
Social Learning
L’e-learning e le sue evoluzioni stanno cambiando il volto
della formazione e il cambiamento è spinto da una domanda crescente anche da
parte delle aziende.
Il Social Learning è ancora un argomento molto nuovo nel
mondo, ma in particolare in Italia.È uno scenario molto interessante ma ancora in fase di
sperimentazione, nonostante stiano nascendo negli ultimi anni molte piattaforme
social learning.
Il nome
viene da una teoria sviluppata da Albert Bandura,psicologo ,che nel
1960,sviluppò la "Social Learning Theory".Questa teoria spiega come le persone imparino continuamente attraverso
osservazione degli altri.
Secondo Albert Bandura, l’apprendimento non implica
esclusivamente il contatto con gli oggetti,ma avviene attraverso esperienze dirette,
in particolare attraverso l’osservazione degli altri.
Nella società attuale, l’identificazione dell’individuo si fonde tra reale e virtuale.
In questo contesto il social learning diventa un termine di
successo, guardare ed essere visti è un'attitudine umana che viene fuori nella
società 2.0 e la capacità di apprendimento dell’osservazione viene quindi a
svilupparsi più velocemente.
Il social learning diventa quindi un processo rilevante
per la formazione a distanza e l’apprendimento collaborativo.
Mette in moto meccanismi che attraverso il web e le nuove tecnologie
diventano parte del quotidiano,questa figura identificata con il termine prosumer.
Si diventa produttori e consumatori
in tempo reale,si apprende dalla collaborazione ma allo stesso tempo si
integrano questo nuovi meccanismi con la formazione tradizione.
Il social learning rappresenta la
declinazione dei principi del social business e dei processi di apprendimento,
evoluzione del tradizionale
e-learning incorporate in
un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, ricalcando le
logiche proprie delle community.
Sulle aziende e le imprese il social learning ha avuto un forte
impatto sull’organizzazione e la gestione pur non essendo ancora applicato al
massimo nelle aziende.
L'evoluzione verso il social business è attuabile e si rivolge all’organizzazione
intera dell’azienda:consumatori, clienti, i dipendenti e tutti i business
partner e a tutte le figure che ruotano intorno ad essa.
Le aziende utilizzano la formazione online o aggiornamenti online dei lavoratori, in particolare del management,
rappresentano un laboratorio di innovazione.
Si sperimentano nuove forme di apprendimento in modalità diverse,vengo usate ad esempio le piattaforme digitali per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the
job con esercitazioni, webinar, approfondimenti.
Le ultime tendenze si
chiamano Gamification e Social Learning osserviamo l’utilizzo di forme ludiche per un
apprendimento più efficace, con un’integrazione crescente dei social
network attraverso attività di formazione, per favorire il confronto tra colleghi dirigendosi sempre più in un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, utilizzando i meccanismi e le
logiche proprie delle community.
Occorre iniziare a riconoscere che la vera azienda 2.0 è
quella che utilizza anche al proprio interno strumenti di collaborazione come
espressione di una cultura aziendale aperta al dialogo con dipendenti e
portatori di interesse, allo scopo di diventare più sostenibile e, nei casi
migliori, anche più produttiva.
FONTI: www.wikipedia.it www.teleskill.net www.sociallearning.it
lunedì 18 maggio 2015
Electronic-education
Il termine e-education riguarda quelle attività didattiche ripensate
all'interno dell'ambiente elettronico e quindi della rete, il termine stesso di
rete ci indica qualcosa che unisce, collega, integra pertanto è sbagliato
associare questa tecnologia all'insegnamento a distanza. Potremmo quasi dire
che vi è più distanza in un rapporto docente-alunno a scuola piuttosto che
nella e-education.
Nella
didattica comune l'apprendimento è separato dall'insegnamento sia nel luogo che
nel tempo, quando studiamo a casa sui nostri libri il docente non è presente in
quel momento, mentre in un processo di e-education le due
funzioni si integrano e sono orientate a mettere in evidenza i modi e tempi di
apprendimento di ogni singolo studente piuttosto di quelle di chi insegna. Ecco
perchè si chiama e-education, perchè il centro sta proprio nel
processo di istruzione del singolo e del gruppo, proprio perchè siamo
all'interno di una logica di rete in cui i soggetti singoli sono collegati tra
di loro e quindi costituiscono un gruppo. Si esce da una logica di
didattica centrata sul singolo individuo per entrare in una logica di
apprendimento all'interno di una comunità. Altra caratteristica che viene
a galla è quella della flessibilità dei ruoli, dei contenuti, delle attività e
quindi un'apertura e un ritorno ad una logica artigianale dell'apprendere dalle
situazioni, dall'altro, costruendo assieme, non è un andare indietro ma un
andare avanti recuperando quello che una didattica troppo rigida sui tempi ed
insegnamento aveva dimenticato.
Fonti: http://en.wikipedia.org/wiki/Educational_technology
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