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Visualizzazione post con etichetta e-education; educazione elettronica; formazione elettronica. Mostra tutti i post
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martedì 2 giugno 2015

Innovazione al lavoro: lo sviluppo dell' E-Learning nella pubblica amministrazione

L'espansione dell'e-learning sta abbracciando tutti i campi, anche quello del lavoro, in particolare della Pubblica Amministrazione e della Piccola e Media Impresa. La tecnologia riesce a creare contatti e attraverso l'innovazione a tenere sempre aggiornati i lavoratori. Secondo il segretario generale dell’Associazione per la formazione manageriale Mauro Meda, «le piattaforme digitali vengono usate per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the job con esercitazioni, webinar, approfondimenti ».  
L'ecosistema delle comunicazioni sta allargando sempre più i propri confini, il mondo del lavoro è impegnato in una complessa ristrutturazione delle sue strutture organizzative, che persegue un obiettivo strategico di fondamentale importanza: incorporare all'interno della propria cultura (istituzionale per la pubblica amministrazione e imprenditoriale per il mondo della piccola e media impresa) le innovazioni, tecnologiche e socio-culturali, del linguaggio digitale.  
PMI e PA avviano un rapido e continuo processo di digitalizzazione delle proprie organizzazioni, per arrivare all'obiettivo di far crescere economicamente il paese. Se ci sono lavoratori che devono mettersi al passo con la tecnologia, attraverso l'e-learning, è la conseguenza di un mondo che sta diventando sempre più alfabetizzato digitalmente. 
Internet è un grande mare e per scovare qualche perla bisogna scartare molto, lo stesso discorso vale nell'ambito dell'e-learning: bisogna capire cosa è veramente necessario, perché oltre le tecnologie ci sono le persone e le organizzazioni e bisogna dare peso al tempo speso per imparare, è vero che ne deriva una grande opportunità, ma c'è anche il rischio di cadere nella noia, l'antitesi dell'innovazione. L'e-learning può rappresentare un percorso importante di autonomia e di crescita, professionale e individuale, quando è ben fatto. Quando è fatto male può diventare uno strumento che rallenta il ritmo e chi ne fruirà lo utilizzerà svogliatamente.
Inoltre le ultime tendenze si chiamano gamification (ludicizzazione) e social learning (apprendimento sociale). Il primo è volto all'utilizzo di forme ludiche per l'apprendimento, il secondo riguarda la crescente integrazione dei social network con le varie attività di formazione, per favorire l'interazione e il confronto tra colleghi.

Fonti: Repubblica.it
http://www.elearningeinnovazione.org/  

lunedì 1 giugno 2015

Social Learning

L’e-learning e le sue evoluzioni stanno cambiando il volto della formazione e il cambiamento è spinto da una domanda crescente anche da parte delle aziende.
Il Social Learning  è ancora un argomento molto nuovo nel mondo, ma in particolare in Italia.È uno scenario molto interessante ma ancora in fase di sperimentazione, nonostante stiano nascendo negli ultimi anni molte piattaforme social learning.
Il nome viene da una teoria sviluppata da Albert Bandura,psicologo ,che nel 1960,sviluppò la "Social Learning Theory".Questa teoria spiega come le persone imparino continuamente attraverso osservazione degli altri.
Secondo Albert Bandura, l’apprendimento non implica esclusivamente il contatto con gli oggetti,ma avviene attraverso esperienze dirette, in particolare attraverso l’osservazione degli altri.
Inoltre, dimostra quanto il comportamento possa variare e modificarsi in funzione dell’osservazione degli altri per cui il processo di acquisizione dipende molto da ciò che l’individuo coglie e apprende attraverso l’osservazione.
Nella società attuale, l’identificazione dell’individuo  si fonde tra reale e virtuale.
In questo contesto il social learning diventa un termine di successo, guardare ed essere visti è un'attitudine umana che viene fuori nella società 2.0 e la capacità di apprendimento dell’osservazione viene quindi a svilupparsi più velocemente.
Il social learning diventa quindi un processo rilevante per la formazione a distanza e l’apprendimento collaborativo.
Mette in moto meccanismi che attraverso il web e le nuove tecnologie diventano parte del quotidiano,questa figura identificata con il termine  prosumer.
Si diventa  produttori e consumatori in tempo reale,si apprende dalla collaborazione ma allo stesso tempo si integrano questo nuovi meccanismi con la formazione tradizione. 
Il social learning rappresenta la declinazione dei principi del social business e  dei processi di apprendimento,
 evoluzione del tradizionale e-learning  incorporate in un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, ricalcando le logiche proprie delle community.
Sulle aziende e le imprese il social learning ha avuto un forte impatto sull’organizzazione e la gestione pur non essendo ancora applicato al massimo nelle aziende.
L'evoluzione verso il social business è attuabile e  si rivolge  all’organizzazione intera dell’azienda:consumatori, clienti, i dipendenti e tutti i business partner e a tutte le figure che ruotano intorno ad essa.
 Le aziende  utilizzano la formazione online o aggiornamenti online dei lavoratori, in particolare del management, rappresentano un laboratorio di innovazione.
 Si sperimentano nuove forme di apprendimento in modalità diverse,vengo usate ad esempio le piattaforme digitali  per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the job con esercitazioni, webinar, approfondimenti.
 Le ultime tendenze si chiamano Gamification e Social Learning  osserviamo l’utilizzo di forme ludiche per un apprendimento più efficace, con  un’integrazione crescente dei social network attraverso attività di formazione, per favorire il confronto tra colleghi dirigendosi sempre più in un'ottica maggiormente condivisa, collaborativa e sociale, utilizzando i meccanismi e le logiche proprie delle community. 
Occorre iniziare a riconoscere che la vera azienda 2.0 è quella che utilizza anche al proprio interno strumenti di collaborazione come espressione di una cultura aziendale aperta al dialogo con dipendenti e portatori di interesse, allo scopo di diventare più sostenibile e, nei casi migliori, anche più produttiva.




FONTI:   www.wikipedia.it             www.teleskill.net             www.sociallearning.it






lunedì 18 maggio 2015

Electronic-education




Il termine e-education riguarda quelle attività didattiche ripensate all'interno dell'ambiente elettronico e quindi della rete, il termine stesso di rete ci indica qualcosa che unisce, collega, integra pertanto è sbagliato associare questa tecnologia all'insegnamento a distanza. Potremmo quasi dire che vi è più distanza in un rapporto docente-alunno a scuola piuttosto che nella e-education
Nella didattica comune l'apprendimento è separato dall'insegnamento sia nel luogo che nel tempo, quando studiamo a casa sui nostri libri il docente non è presente in quel momento, mentre in un processo di e-education le due funzioni si integrano e sono orientate a mettere in evidenza i modi e tempi di apprendimento di ogni singolo studente piuttosto di quelle di chi insegna. Ecco perchè si chiama e-education, perchè il centro sta proprio nel processo di istruzione del singolo e del gruppo, proprio perchè siamo all'interno di una logica di rete in cui i soggetti singoli sono collegati tra di loro e quindi costituiscono un gruppo. Si esce da una logica di didattica centrata sul singolo individuo per entrare in una logica di apprendimento all'interno di una comunità. Altra caratteristica che viene a galla è quella della flessibilità dei ruoli, dei contenuti, delle attività e quindi un'apertura e un ritorno ad una logica artigianale dell'apprendere dalle situazioni, dall'altro, costruendo assieme, non è un andare indietro ma un andare avanti recuperando quello che una didattica troppo rigida sui tempi ed insegnamento aveva dimenticato.


Fonti: http://en.wikipedia.org/wiki/Educational_technology