About us

martedì 2 giugno 2015

Pili pop, l'inglese per i piccoli.

pilipop

Tutti sanno quanto le lingue oggi siano diventate sempre più importanti e come il loro apprendimento venga incoraggiato nei bambini sin dalla più tenera età.Nei percorsi scolastici rispetto al passato si incomincia a studiarlo prima, i bambini sin dalla scuola primaria vengono avvicinati alla lingua inglese.Ma l'apprendimento nelle scuole si è mostrato nel tempo poco efficace perchè poco stimolante e negli ultimi anni si è cercato un nuovo metodo. Un metodo che coinvolga di più i bambini, che renda l'apprendimento divertente, veloce e facile. Un metodo che vada al di là delle mura scolastiche. Si è osservato che i bambini, in particolare in Italia, hanno più difficoltà ad approcciarsi alla lingua perché è lontana da loro mondo,a differenza dei bambini degli altri paesi ( l’Italia oggi si posiziona al 20esimo posto su un campione di 24 paesi per quanto concerne la padronanza della lingua inglese), in cui la lingua inglese viene presentata ai piccoli al di fuori del contesto scolastico,e viene vissuta e conosciuta in modo più naturale.Ad oggi sono state pensate varie opzioni per l'avvicinamento dei bambini all'inglese, programmi televisivi, cartoni animati..e applicazioni, su tablet e mobile.E' proprio di un applicazione per mobile di cui oggi voglio parlare: Pilipop.Pili pop è un app pensata per l'apprendimento dell'inglese, dedicata ai bambini dai 5 ai 10 anni e disponibile su Iphone e Ipad.Sperimentando il servizio ho notato diversi fattori positivi; in primo luogo la presenza di diverse sezioni, ognuna dedicata all'apprendimento di un particolare elemento linguistico( numeri, capi di abbigliamento,  alimenti, edifici, colori, parti del corpo).Per ogni sezione sono previste due modalità di gioco, una dedicata all'ascolto e una al parlato.La prima spingerà quindi il bambino, giocando, a ascoltare e apprendere determinati termini, Inoltre per ogni sezione sono previsti 3 livelli di gioco, in ogni livello la difficoltà aumenta, e con essa il livello di interazione del bambino con la lingua.Nella seconda modalità il bambino dovrà invece parlare, inizialmente ripetendo ciò che ascolterà, successivamente imparando ad associare i termini alle immagini denominandole correttamente senza aiuto.Un secondo elemento positivo si trova nel fatto che le spiegazioni dei giochi all'interno di ogni sezione sono interamente in inglese, così che il bambino si trovi di fronte anche a frasi e costrutti linguistici. Inoltre nel momento dell'iscrizione i genitori rilasciano il proprio indirizzo mail, grazie al quale verrannoinformati sui progressi del bambino.
L'applicazione ad oggi conta una valutazione generale alta sul App store,  (4 stelle su 5) e i commenti degli utenti sono molto positivi, segno dell'apprezzamento dell'app e di quanto questo strumento sia effettivamente utile, divertente e non difficoltoso per i bambini.
Fonti: http://www.smartweek.it/pilipop-lapp-per-rivoluzionare-lapprendimento-della-lingua-inglese-in-italia/          http://www.pilipop.com/the-pili-pop-method/


La matematica online


Navigando in rete ho scoperto  una nuova piattaforma innovativa nata a Firenze chiamata MOV, Matematica On Video, la quale permette di usufruire di strumenti didattici online per l’apprendimento e la preparazione di esami universitari in particolare per la matematica e la statistica. Offre videolezioni  che trattano sia la teoria che la pratica, tutto on video. Ogni lezione tratta i concetti base di un argomento, seguite poi da quelle per approfondire e esercitarsi. Viene utilizzato lo streaming on demand integrato con tante funzioni come la navigazione per step o per capitoli, segna-video personali e link collegati alle altre lezioni. Se lo studente incontra problemi può richiedere l’aiuto di un tutor attraverso uno streaming live su una piattaforma web RTC con video-chat, sistema di salvataggio e scambio di file. La possibilità di poter essere sempre seguiti da un docente è un ottimo supporto per chi non può frequentare i corsi universitari per problemi personali. Per ogni argomento viene fornito un test di autovalutazione composto da 10 domande a risposta chiusa, ognuna con 3 opzioni. Viene usato un test online a risposte randomizzate, è permessa la navigazione tra le domande e vengono elaborati un report analitico della performance e il calcolo dello score test. Questa piattaforma si basa sul sistema dei crediti per i servizi a pagamento che sono prezzati attraverso una moneta virtuale. Il costo di un credito è di un euro e sono proposte varie offerte per risparmiare.  Lo studente quando si registra al portale può crearsi il proprio piano di studi dove può gestire i vari servizi. Questa piattaforma permette  quindi di studiare in modo completamente diverso rispetto al metodo tradizionale grazie all'uso delle tecnologie,integrando i materiali didattici cartacei personali con quelli digitali.

 Fonti: www.matematicaonvideo.it


Innovazione al lavoro: lo sviluppo dell' E-Learning nella pubblica amministrazione

L'espansione dell'e-learning sta abbracciando tutti i campi, anche quello del lavoro, in particolare della Pubblica Amministrazione e della Piccola e Media Impresa. La tecnologia riesce a creare contatti e attraverso l'innovazione a tenere sempre aggiornati i lavoratori. Secondo il segretario generale dell’Associazione per la formazione manageriale Mauro Meda, «le piattaforme digitali vengono usate per integrare le lezioni frontali in aula e la formazione on the job con esercitazioni, webinar, approfondimenti ».  
L'ecosistema delle comunicazioni sta allargando sempre più i propri confini, il mondo del lavoro è impegnato in una complessa ristrutturazione delle sue strutture organizzative, che persegue un obiettivo strategico di fondamentale importanza: incorporare all'interno della propria cultura (istituzionale per la pubblica amministrazione e imprenditoriale per il mondo della piccola e media impresa) le innovazioni, tecnologiche e socio-culturali, del linguaggio digitale.  
PMI e PA avviano un rapido e continuo processo di digitalizzazione delle proprie organizzazioni, per arrivare all'obiettivo di far crescere economicamente il paese. Se ci sono lavoratori che devono mettersi al passo con la tecnologia, attraverso l'e-learning, è la conseguenza di un mondo che sta diventando sempre più alfabetizzato digitalmente. 
Internet è un grande mare e per scovare qualche perla bisogna scartare molto, lo stesso discorso vale nell'ambito dell'e-learning: bisogna capire cosa è veramente necessario, perché oltre le tecnologie ci sono le persone e le organizzazioni e bisogna dare peso al tempo speso per imparare, è vero che ne deriva una grande opportunità, ma c'è anche il rischio di cadere nella noia, l'antitesi dell'innovazione. L'e-learning può rappresentare un percorso importante di autonomia e di crescita, professionale e individuale, quando è ben fatto. Quando è fatto male può diventare uno strumento che rallenta il ritmo e chi ne fruirà lo utilizzerà svogliatamente.
Inoltre le ultime tendenze si chiamano gamification (ludicizzazione) e social learning (apprendimento sociale). Il primo è volto all'utilizzo di forme ludiche per l'apprendimento, il secondo riguarda la crescente integrazione dei social network con le varie attività di formazione, per favorire l'interazione e il confronto tra colleghi.

Fonti: Repubblica.it
http://www.elearningeinnovazione.org/  

lunedì 1 giugno 2015

Educazione 2.0: formazione online per detenuti, anche in carcere si impara

"Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo". Forse lo scrittore Leo Buscaglia, autore di numerosi best seller sull'educazione e sull'amore, riconoscerebbe in questa frase un parallelo con la rieducazione e la formazione dei detenuti attraverso l'e-learning in carcere. L'Università degli Studi di Salerno e L'Università di Modena e Reggio Emilia, hanno attivato dei programmi per il recupero nei penitenziari.  "E-learning education for prisoners and prisoner's professionals" è il nome del progetto ideato e portato avanti dal sociologo e criminologo Giovanni Soriano e realizzato dall‘ICATT di Eboli, finalizzato all‘acquisizione di un diploma e/o laurea. I valori posti alla base della rieducazione dei detenuti sono: l'istruzione, il lavoro, la religione, le attività culturali e sportive. Esperienze, riflessioni, proposte, hanno portato al compimento di questo progetto, affinché i detenuti non restino nel loro isolamento e amplino i loro orizzonti di vita. E' semplice riempire le carceri e "buttare la chiave", più difficile è sicuramente dare una seconda possibilità, una possibilità che farebbe la differenza, “Praticare il bene è un affare. Se l’uomo non lo persegue è solo perché non ha la minima idea di dove si trovi il bene. Pertanto non è malvagio ma ignorante”. Platone vede nel crimine il frutto dell'ignoranza. Purtroppo oggi i criminali sono spesso laureati, non è un titolo a determinare la cultura, perché con la cultura questi cosiddetti "colletti bianchi" non hanno nulla a che vedere. Statisticamente nelle carceri c'è una situazione culturale molto bassa, quindi la tesi di Platone è molto attendibile: molti non hanno completato la scuola dell'obbligo ed altri non hanno nemmeno frequentato le scuole. 
Il carcere dovrebbe essere un modo per scontare una pena e reintegrarsi nella società diventando una persona nuova, è per questo che la formazione e l'apprendimento attraverso l'e-learning deve essere possibile in tutti i penitenziari italiani.
 In assenza di un programma completo di insegnamento, è scontato che i detenuti una volta usciti tornino alla vita che svolgevano prima del carcere. Se invece, attraverso la conoscenza, si porta l'individuo a mostrargli altri lati della vita probabilmente ci penserà due volte prima di tornare a commettere gli stessi errori. Il progetto dell'e-learning è finalizzato a ridurre la distanza tra il detenuto e il mondo, un modo per conciliare educazione e carcere attraverso l'uso della tecnologia e per permettere scambi culturali a grande distanza. I reclusi non devono essere visti come cellule dannose per l'organismo sociale, lo possono diventare se non si offre loro una possibilità di ritorno, di reinserimento. Questo è nell'interesse di tutti che avvenga. La tecnologia è il più grande strumento per il sociale, si dovrebbe imparare ad utilizzarla come questo progetto. Per concludere, il Sommo Poeta«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza». 

Fonti: http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/anche-in-carcere-si-impara.-una-rete-per-la-formazione-dei-detenuti
http://www.cisus.unisa.it/progetti/elearning

DAL CURRICULUM ALLA FORMAZIONE

L’e-learning è la nuove frontiera e sta assumendo grande importanza anche a livello aziendale.
Non solo formazione e corsi di apprendimento fai da te ,ma condivisione,comunità,diventare consumatori e produttori  a partire da se stessi.
Proprio seguendo l’onda dell’ e-learning un grande colosso ha puntato all’apprendimento digitale.
Parliamo di LinkedIn,il Social Network delle professioni punta in altro per introdurre una nuova visione nella ricerca del lavoro.
Infatti ha acquistato Lynda.com ,portale specializzato nella formazione professionale a distanza via web e via App.
Nasce nel 1990, e si basa su un modello di adesioni per abbonamento: chi ha bisogno di un corso o di formazione specifica nel campo dell’informatica può accedere attraverso il sito a una serie di tutorial a pagamento e manuali.
L’idea è quella di costruire l’Econimic Graph,arricchendo lo scenario con curriculum ,posti di lavoro,capacità,conoscenze.
Arrivare quindi ad una mappatura delle persone per rendere LinkedIn  una realtà più concreta ed efficace.
Attualmente LinkedIn  crea opportunità lavorative ,è una vetrina nella ricerca di figure professionali e vuole rendere il suo servizio più completo avvicinando una nuova utenza .
Diventando così’ non solo Social delle professioni ma anche punto di formazione professionale dove arricchire e maturare le proprio esperienze professionali,attraverso la capacità ventennale di Lynda.com nella apprendimento a distanza.
Entrambi hanno sempre puntato ad aiutare professionisti ad essere migliori nelle proprie competenze.
Tra le prerogative di Lynda.com vi è anche la possibilità di certificare le competenze acquisite da chi ha seguito i suoi corsi, l’integrazione nel portafoglio di servizi di LinkedIn ne aumenta il valore per i recruiter e l’utenza professionale che sceglie la piattaforma per la ricerca e la selezione di candidati.
L’operazione è costata 1,5 miliardi di dollari verrà completata in contanti e azioni, è di fatto l’acquisizione più importante realizzata finora da LinkedIn.
L’acquisizione sarà completata entro la fine di giugno e permettrà gli utenti  LinkedIn non solo di gestire la propria identità professionale ma di anche di crescer professionalemente.



              http://www.corrierecomunicazioni.it
               http://www.webnews.it